| Te sei la mia Dolce Melodia (You are my Sweet Melody).
Autore: Kyoshiro.
Genere: Shoujo - ai, con un pizzico di Yuri, Drammatico, Sentimentale.
Storia: Originale, nulla di copiato tutto dalla mia fantasia.
Bollino: Giallo.
"Dicono che l'amore è vita, io per amore sto morendo."
Primo capitolo - Nuova Emozione
Sophie Laurent era appena arrivata a Venezia dalla Francia proveniva da un piccolo paese situato nel sud, dalla sua casa si poteva vedere il mare, proprio in quel punto il mare prendeva una colorazione particolare il verdemare come i suoi occhi, quella mescolanza di azzurro e verde che comunica una sensazione di tale freschezza e piacevolezza.
Il paese era immerso nella natura, davanti il mare dietro la natura, a Sophie gli sembrava uno di quei posti incontaminati dalla civiltà, adorava passeggiare nei sentieri, respirare l’aria pulità, queste cose l’aiutavano comporre musica.
Era arrivata in Italia per richiesta di un suo amico un tale di nome Roberto DallaValle, anche se di mala voglia aveva accettato, a Roberto serviva una mano per lo spettacolo di fine anno del conservatorio.
Mentre lei si stava dirigendo al conservatorio ammirava le bellezze di Venezia, dentro di se campì il perché la chiamavano la città dell’amore, anche se lei fino adesso non aveva mai provato quel sentimento.
Arrivata al conservatorio sentì subito una dolce melodia provenire dal secondo piano, salì le scale delicatamente come se fossero fatte di vetro, arrivata si diresse verso l’aula, aprì la porta piano piano come se non volesse far rumore, la ragazza gli apparve come se fosse un angelo, dalla finestra proveniva una luce candida che gli faceva un’aura intorno al corpo.
La ragazza si mise a cantare una canzone.
L’amore è come un petalo di una rosa.
Se non lo tieni stretto a te vola via.
Se trovi la tua anima gemmella, non lasciarla volare via….
Insieme potremmo comprire la città con il nostro amore….
Ti prego stringimi a te, come la notte non faccio rumore….
Ti voglio qui con me, vicino a me….
Solo le due parole mi potranno salvare….
Ad un tratto smise di suonare perché senti la sua presenza e disse.
Chi c’è?
Ti prego non smettere di suonare, è cosi bella questa melodia.
Lei fece un sorriso aggraziato e riprese a suonare, Sophie si avvicinò lentamente vicino a lei, vide che stava suonando con gli occhi chiusi e che non c’era nessun spartito sopra al pianoforte, quando la ragazza ebbe finito di suonare, disse a Sophie che doveva andare, si alzò e quando fu in piedi prese il bastone che aveva accanto, cosi Laurent si accorse che lei era non vedente.
Gli chiese se poteva accompagnarla al piano di sotto e lei accettò, arrivati la ragazza ringraziò Sophie per averla accompagnata.
Lei si presentò dicendo.
Jennifer DeLuca.
Oddio non mi sono ancora presentata, mi chiamo Sophie Laurent sono qui per aiutare Roberto, ma la melodia che suonavi prima l’hai composta te.
Sì l'ho scritta io.
é stupenda, mi è arrivato un brivido lungo la schiena.
Jennifer chiese a Sophie se voleva aiutarla a dar da bere hai fiori del suo giardino piccolo giardino che aveva qui al conservatorio, lei accettò con molto piacere.
Sophie vedendo lei sorridere dando da bere ai fiori sentì il cuore battere forte era una emozione che non aveva mai provato prima.
Jennifer gli disse che gli dispiaceva molto non poter vedere i sui fiori, Sophie gli disse adesso ascoltami.
Dentro all'aiuola ci sono 30 Garofani bianchi, i petali sono di colore bianco candido come la neve, al centro su un giallo chiaro che va a sfumare, con la luce del sole sembra che i petali abbiano un’aurea quasi dorata.
Riesco a vederli. Si riesco a vederli Sophie.
Sophie guardando il suo viso vide che gli scendevano le lacrime.
Jennifer abbracciò Sophie ringraziandola per quello che aveva fatto, Laurent in quel momento non capì più nulla il suo cuore iniziò ad accelerare, tutto il suo corpo era un fremito, sentì il calore salire lungo il corpo, ogni parola che diceva Jennifer con la sua voce sensuale, faceva battere sempre più forte il cuore di Sophie.
Ad interrompere quel momento arrivò Roberto che disse.
Ho visto che hai conosciuto mia sorella.
Sophie rispose.
Sorella? Ma se avete i cognomi diversi.
Si è vero, le nostre madri sono diverse, ma il padre è lo stesso. Comunque Jennifer è arrivato papà a prenderti, ti accompagno fino alla macchina.
Jennifer risponde;
Ok, ciao Sophie spero di rivederti ancora.
A quelle parole Sophie sentì di nuovo il cuore battare forte, non capiva che emozione fosse, era una cosa mai provata prima.
Prossimo capitolo in lavorazione
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